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Il collezionismo nell'arte

Secondo un’interpretazione di matrice freudiana, il collezionismo è una passione che può sfiorare la sensualità, addirittura l’innamoramento: chi raccoglie oggetti, non a caso detto anche «amatore», è trascinato dal bisogno e dal piacere quasi erotico di possedere. Ma contano anche la curiosità intellettuale, il gusto della conoscenza, il gioco intrigante e di scovare il pezzo raro e prezioso. Vittima eccellente del demone collezionistico high profile, trattandosi in questo caso di opere d’arte antica, è il critico e opinionista Vittorio Sgarbi. Che ha accumulato in una trentina d’anni una raccolta privata di gran pregio, ampia e multiforme, investendovi come lui stesso ha rivelato gran parte dei suoi guadagni. «La caccia ai quadri non ha regole, non ha obiettivi, non ha approdi, è imprevedibile — spiega il noto connaisseur ferrarese, classe 1952 —. Non si trova quello che si cerca, ma si cerca quello che si trova. Talvolta molto oltre il desiderio e le aspettative».

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